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Approvata la Legge Europea, più opportunità per agenti immobiliari

I presidenti delle associazioni esprimono soddisfazione per i contenuti della legge

L’approvazione della Legge Europea 2018 porterà una vera e propria rivoluzione per la figura dell’intermediario. La Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione, composta dalle associazioni rappresentative degli agenti immobiliari Fimaa, Fiaip e Anama, ha applaudito a quello che considerano un successo per il settore immobiliare.
 
La legge approvata si sviluppa in due direzioni. La prima è quella che esclude dall’esercizio della professione di agente immobiliare i dipendenti di istituti bancari, finanziari, assicurativi, di enti pubblici o privati e le professioni intellettuali che si trovano in conflitto d’interesse con l’attività di mediazione.
 
Dall’altra parte, secondo i presidenti di Fimaa, Fiaip e Anama, «con la legge europea appena approvata si aprono ora nuove opportunità per gli agenti e si assicura a chi svolge l’attività di mediazione la possibilità di erogare nuovi servizi collaterali alla propria attività, a vantaggio dei clienti-consumatori».
 
 

Le incompatibilità e la salvaguardia della professione

 
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L’articolo 2 (Disposizioni in materia di professione di agente d'affari in mediazione - Procedura di infrazione n. 2018/2175), di seguito riportato integralmente, va a sostituire il comma 3 dell'articolo 5 della Legge n. 39 del 1989: «L’esercizio dell'attività di mediazione è incompatibile con l'esercizio di attività imprenditoriali di produzione, vendita, rappresentanza o promozione dei beni afferenti al medesimo settore merceologico per il quale si esercita l'attività di mediazione, nonché con l'attività svolta in qualità di dipendente di ente pubblico o privato, o di dipendente di istituto bancario, finanziario o assicurativo ad esclusione delle imprese di mediazione, o con l'esercizio di professioni intellettuali afferenti al medesimo settore merceologico per cui si esercita l'attività di mediazione e comunque in situazioni di conflitto di interessi».
 
L’ultimo punto è di complessa interpretazione, ma potrebbe essere chiarificato specificando cosa si intende per “professioni intellettuali” e “settore merceologico”. Secondo Paolo Bellini, fondatore di Anama, si potrebbero considerare professioni come il geometra o l’architetto progettisti dello stabile in vendita: in questo caso, esiste incompatibilità perché la “merce afferente” è l’attività progettuale dell’immobile in questione. Al contrario, il geometra direttore dei lavori stradali o l’architetto paesaggista sono compatibili con l’intermediazione immobiliare, perché non afferenti al medesimo settore merceologico.
 
A parte questa precisazione, la legge è molto chiara e raccoglie le istanze della Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione in materia di incompatibilità. Da oggi gli agenti immobiliari si sentiranno un po’ più tutelati.
 
 

Le opportunità e l’ampliamento della gamma dei servizi offerti

 
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I presidenti di Fimaa, Anama e Fiaip non hanno dubbi sulla bontà della norma: «Il provvedimento introduce nell’intermediazione il concetto di conflitto di interesse per banche e per le professioni intellettuali e cancella al contempo le incompatibilità per chi svolge l’attività di mediazione, consentendo agli agenti immobiliari di crescere ed evolvere la loro professionalità alle esigenze degli attuali processi economici».
 
Se da una parte, dunque, la professione di agente immobiliare viene tutelata, la norma lascia spazio ad un allargamento dei servizi collaterali che un agente immobiliare può fornire ai propri clienti. Lo ribadisce Gian Battista Baccarini, presidente Fiaip, secondo il quale la nuova legge determinerà una serie di opportunità per le agenzie immobiliari. Questo sia in termini di aumento di servizi che potranno essere erogati al cittadino (soddisfando le sue esigenze), sia un aumento del fatturato per le agenzie attraverso collaborazioni interne o esterne. «Nasce l’era dell’agenzia multidisciplinare, in cui il cliente ha un unico interlocutore che oltre a erogare un servizio tradizionale, offre una serie di servizi che oggi l’utente desidera».
 
Tra i nuovi servizi che l’agente immobiliare può offrire si evidenziano la gestione della locazione, in particolare quella breve, il tema delle ristrutturazioni, dei servizi di accertamento e sviluppo e gestione della proprietà immobiliare e la consulenza del credito. Quest’ultima riguarda, ad esempio, la possibilità di supportare il cliente nella redazione della domanda per il mutuo.
 
Quest’ultimo punto causa alcune perplessità da parte degli esperti del settore. Bruno Vettore, uno dei manager più affermati del real estate italiano, afferma che l’avvicinamento tra la professione di agente immobiliare e la consulenza creditizia andrebbe regolamentata in maniera specifica. Un’integrazione virtuosa, seconde Vettore, sarebbe rappresentata da un affiancamento delle due figure professionali nell’ambito della compravendita immobiliare a favore del cliente, esaltando dunque le due competenze specifiche senza fonderle.
 
Fonti: idealista/news, Monitorimmobiliare
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